lunedì 31 marzo 2014

Ristoranti milanesi.

Buongiorno, è lunedì. Fine settimana con l'ora legale. Luce fino a tardi con  la voglia di stare fuori e  di passeggiare. E a proposito di stare fuori voglio raccontarvi di ristoranti. Abitando praticamente a Milano le possibilità di scelta sono infinite. Dalle pizzerie, passando per ristoranti cinesi, giapponesi, thailandesi, eritrei, messicani arriviamo a trattorie low cost, trattorie chic, locande, ristoranti a varie stelle. Credo che ognuno di noi abbia  dei luoghi dove ama andare a mangiare. I miei preferiti sono tre conosciuti in diversi periodi della mia vita, che sono rimasti nel mio cuore e dove mi piacerebbe ritornarci o qualche volta andarci.
Inizio con un ristorante che da trent' anni delizia il palato di milanesi e non. Sto parlando del Ristorante la Briciola. Un locale situato nella famosa zona di Brera, il quartiere milanese degli artisti. E' all'interno di un palazzo storico del 1869 che fu sede di un laboratorio farmaceutico che con il tempo divenne la Carlo Erba. Scoprii questo ristorante tanti anni fa, quando ancori liberi come l'aria (e senza cozze ...) io e Marco ci divertivamo a provare locali, ristoranti. E una sera Marco mi portò qui, un ambiente accogliente, elegante ... ma quell'eleganza che piace a me. Un pochino chic, con un pizzico di vintage e un qualcosa di Parigino. Una cucina mediterranea, anche milanese ma genuina e semplice. Ora diventato uno dei più frequentati locali milanesi, sono anni che non ci vado. Ma è rimasto comunque un posto dei sogni.



In una zona di Milano per anni protagonista di vari scontri c'è un locale che ho conosciuto grazie a degli amici. Sto parlando del Ristorante Capoverde. Un luogo dove soprattutto la sera le mille lucine che avvolgono le piante lo fanno diventare un luogo magico, dove ti aspetti di vedere spuntare una piccola fata dei fiori. Uno spazio informale , dove la qualità, la genuinità la fanno da padrone ... Una serra, un'erboristeria e in mezzo il ristorante. Per accedervi si deve passare attraverso una piccola galleria di piante tutte avvolte di minuscole luci. Un luogo veramente particolare e soprattutto per chi ama i fiori e le piante, come me, un ristorante da provare ... e da riprovare e riprovare. 


E l'ultimo provato e trovato è naturalmente in quella zona di Milano che io adoro, dove andrei a viverci anche ... adesso. I navigli.
Una trattoria/ristorante dove si mangia bene. Ottimi vini e quel fascino speciale e un pò incantato che hanno i locali in questa parte della mia città. Magia, tradizione, storie di uomini, artisti ... Una piccola parte di Milano che fa innamorare tutti quelli che la scoprono per la prima volta. Un ristorante che è diventato il "nostro ristorante", mio e di Marco per festeggiare l'anniversario di matrimonio o quando ci vogliamo coccolare. Naturalmente consigliato.



Buona giornata.

giovedì 27 marzo 2014

Un pò di ...

Eccomi qui!!! Causa problemi di connessione e di reimpostazione del pc non sono riuscita a scrivere nulla. Un nervoso!!! Per scrivere dei post sulla pagina facebook del blog  ho impiegato   mezza giornata. Ora finalmente  tutto sistemato. 
Settimana piuttosto faticosa. Tempo molto incerto. Ma da domani dovrebbe tornare la primavera ed il sole e doppio urrà l'ora legale.
Biciclette da tirare fuori e spolverare, grandi pulizie che mi aspettano, lavori di restauro per mobili da iniziare o completare, mensole da appendere (vero?, sai che sto parlando con te), comprare vasi, terra, argilla, fiori e tavolino con sedie per esterno (mi ricordo di averne visti all' Ikea economici e molto carini).
Martedì scorso ho, abbiamo avuto i colloqui con gli insegnanti di Edoardo. Un pomeriggio a dir poco da trottola. Però alla fine grande soddisfazione. Deve solo imparare ad approfondire ed avere più pazienza ... 
Stamattina mentre lo accompagnavo a scuola, io e lui soli in macchina (il suo amico è malato) ho avuto l'onore di parlare con lui. Sapete che a questa età e, soprattutto, essendo maschio l'occasione di poter parlare con lui sono rare, uniche e preziose. E quando è disponibile lo prendo al volo e mi godo questi piccoli momenti. Abbiamo chiacchierato della scuola, mi ha detto le sue preoccupazioni per le verifiche che avrebbe avuto. Mi ha raccontato dei suoi amici. Mi ha spiegato alcune loro dinamiche. Mi ha reso partecipe dei suoi pensieri. Bello, bello e bello!!! E quando siamo arrivati davanti alla scuola, udite, udite mi ha anche dato un bacino ... Cosa voglio di più dalla vita??? Il Lucano no perchè sono quasi astemia ... 
Poi arrivato a casa alle due, ha mangiato e con l'ultimo boccone ancora da masticare mi ha detto, mamma I'm going up ... Ti voglio bene.
Alla prossima.



martedì 25 marzo 2014

La Scozia, ricordi.

Buongiorno. Tempo incerto, molto fresco e vento. E' vero, dopo le giornate calde e quasi estive di settimana scorsa, questo freddino ci ha destabilizzato un pochetto. Ma se devo essere sincera questo clima strano, con vento e nuvole che corrono veloci, cielo di tanti colori diversi e aria pulita, a me  non dispiace. Mi ricorda la toscana della mia infanzia, quando anche d'estate arrivava la tramontana  e non si  riusciva a stare quasi in piedi. E nel cielo azzurro quasi accecante, le nuvole si rincorrevano veloci  come delle maratonete. E questo clima che ci obbliga ancora ad indossare impermeabili, giacche, sciarpe e anche cappelli mi fa venire in mente la Scozia. Già in altri post vi ho accennato a questo fantastico paese. Ci siamo andati nell'estate del 1995, è stato l'ultimo viaggio importante fatto in moto. Quasi 35 giorni di viaggio e 5000 km . Un'esperienza unica, meravigliosa, irripetibile e anche faticosa. La Scozia una terra dura, difficile, magica e austera. Spazi  immensi. Le sensazioni che si provano in questa Terra sono di libertà  e grandezza. Paesaggi mozzafiato, distese di torba, erica e  il mare. Un mare freddo, temibile, affascinante e scuro. E gli Scozzesi persone di una gentilezza, affabilità cortesia e disponibilità particolare. Ho un ricordo molto tenero di un uomo scozzese. Il propietario  di un piccolissimo B&B che abbiamo trovato lungo la strada verso John O'Groats all'estremo nord della Scozia. Una piccola casetta, molto English, un cane da pastore scozzese. Lui di una gentilezza squisita, vedovo. Bill lui Ben il cane. Eravamo gli unici ospiti. Dopo essere arrivati, la moto sistemata in un capanno, una serata in un pub consigliato da lui,  ci offre dello sherry e una tazza di tè. Chiacchieriamo fino a tardi, ci racconta la sua semplice vita, il lavoro e la famiglia. La mattina dopo una colazione easy  ma preparata con molta cura. Tovaglia di pizzo e un fiore . Con il Signor Bill mi sono tenuta in contatto per alcuni anni tramite lettere. Auguri a Natale e a Pasqua. Poi all'improvviso le lettere si interrompono e purtroppo immagino il motivo. L'altro giorno sistemando alcune scatole dei ricordi ritrovo un suo biglietto di auguri. Un tenero ricordo.



venerdì 21 marzo 2014

Disturbi aspecifici di apprendimento.

" I Disturbi Aspecifici dell'Apprendimento si riferiscono a difficoltà ad acquisire nuove conoscenze e competenze non limitata a uno o più settori specifici delle competenze scolastiche ma estesa a più ambiti come, ad esempio, rilevare i legami di causa-effetto tra gli avvenimenti, le sequenze logiche e temporali e via dicendo. "


Questa è la diagnosi fatta a Beatrice circa un anno fa. Cinque anni  di elementari fatti con disperazione da parte sua e anche da parte mia. Non ho avuto nessun sostegno, aiuto, comprensione da parte delle maestre. Solo dopo la diagnosi scritta con le tre "famose" firme della neuropsichiatra, della logopedista e della psicologa, hanno cambiato il loro atteggiamento. Ora Beatrice è in prima media. E per capire la professionalità all'interno degli istituti scolastici (non voglio fare di tutta l'erba un fascio) vi racconto un episodio. Nel mese di giugno dell'anno scorso feci diversi colloqui con la referente per i ragazzi con disturbi specifici e aspecifici. Fui tranquillizzata e rincuorata. Dopo il calvario degli anni delle elementari mi sentii fiduciosa e pronta, insieme a Beatrice, ad iniziare questo nuovo percorso. A fine Ottobre, ci fu il primo colloquio con i nuovi insegnanti. E in quella sede scoprii che nessuno di loro sapeva del disturbo di Beatrice. La professoressa con la quale avevo parlato si era trasferita in Sicilia e non aveva fatto un'adeguato passaggio di consegne. Non voglio commentare questo episodio. 
Dopo le scuse della scuola e dei vari professori. Dopo vari incontri, di nuovo, con gli insegnanti, speravo che le cose cominciassero ad andare bene. Ora siamo quasi alla fine dell'anno e vuoi per la stanchezza fisica e mentale di Beatrice, vuoi per le materie che cominciano ad essere più difficili le difficoltà di Beatrice sono aumentate e peggiorate. Ergo di nuovo colloqui e pomeriggi interi seduta di fianco a lei per aiutarla a fare i compiti, per cercare su internet schede facilitate su varie materie. Questa settimana in particolare è stata molto pesante per la quantità di compiti, verifiche ed interrogazioni. E naturalmente gestire la sua ansia, la sua frustrazione. E con  ragione, dopo aver passato un pomeriggio interno a studiare scienze con enorme fatica per la terminologia difficile da ricordare, ha preso un brutto voto.  E di conseguenza la sua autostima è caduta in picchiata.
Questi ragazzi dovrebbero essere seguiti da una Logopedista. Bene è da circa un anno che sono in lista d'attesa presso la struttura di Neuropsichiatria dell'ospedale di riferimento. Certo prima ci sono i casi più gravi, certo prima ci sono gli extracomunitari, certo prima ci sono tante altre cose. Ci sono strutture a pagamento ma il costo complessivo di queste terapie è veramente esorbitante. 
E Beatrice ha la grandissima fortuna di avere una mamma che non lavora, , che l'aiuta, la sostiene, la consiglio, la sopporta, la calma ... Ha una maestra che l'affianca una volta alla settimana per potenziare alcune materie.  E se fossi costretta ad andare a lavorare? Come farebbe? Come potrebbe andare avanti e sognare magari di fare il liceo musicale? 
Scusate l'amaro sfogo ma sono convinta che come me ci sono tantissime altre mamme che combattono con questa scuola malata, con maestre e professori non degni di questo nome. Ripeto non voglio denigrare tutta la categoria, perchè ho anche conosciuto e conosco insegnanti magnifici, dolci, pazienti e soprattutto competenti ... ma mi sto accorgendo che questi stanno diventando l'eccezione e non la regola.
A presto.

mercoledì 19 marzo 2014

il mio papà.

Oggi è la festa del papà. Pensavo di comprarti un fiore e venire a portartelo. Ma non ci sono riuscita. Sai che non mi piace vederti in quel posto. Una fotografia ritoccata e una fredda lapide. Allora ti scrivo queste parole, che sono sicura, in qualche modo ti arriveranno ovunque tu sia.
Sei stato un papà particolare che ha sempre preteso molto da me e da chi ti stava intorno. Ma mi facevi tanto ridere e questo credo sia un pregio che pochi hanno. Eri ironico e preciso. Non amavi i cambiamenti, anche se si trattava di spostare o comprare un mobile. Eri un  grande camminatore. Amavi il mare ed il sole. Non eri molto espansivo, non mi dimostravi l'affetto con abbracci e baci ma essendo cresciuto in un severo collegio non eri abituato a dimostrazioni d'amore così fisiche. Ma mi dimostravi il tuo amore in altro modo. Accontentandomi, cercando di darmi tutto il possibile e anche di più. Mi ricordo quando mi rubarono la mia bellissima Cinquecento rossa. Quando fu ritrovata  io non ci volli più salire perchè i ladri erano due tossicodipendenti. Allora tu la pulisti tutta con la candeggina, passasti una serata intera a sistemarla a disinfettarla. L'odore del disinfettante rimase praticamente per sempre. O quando la sera tornavi a casa e appena entrato in casa mi dicevi "stai diritta e metti le ciabatte" . Sono le stesse cose che dico ad Edoardo e Beatrice.
Amavi i gelati, ne mangiavi in quantità industriali rimanendo sempre con un fisico asciutto e scattante. Ti piaceva la musica, il liscio di Raul Casadei e Claudio Villa. Non eri di molte parole, ma mi bastava un tuo sguardo per rientrare nei miei "ranghi" di figlia. Quando sei diventato nonno, sei diventato più dolce e tenero. Hai giocato tanto con Edoardo. E Beatrice la tua pupilla sapeva come prenderti e ti scioglievi. Poi una terribile malattia ti ha cambiato, ti ha trasformato e ti ha fatto soffrire. Non eri più tu.
Edoardo in alcune cose ti somiglia, nel fisico, nella sottile ironia e negli occhi. 
Beatrice è sempre la ruffiana, furbetta bella bambina.
Ci manchi, mi manchi. Ma sappiamo che la vita purtroppo è così. Ti voglio bene sempre e per sempre.
La tua "sinighelli".





lunedì 17 marzo 2014

Cupcake dal Cupcake Cafè.

Buongiorno amiche e amici, buon lunedì. E finalmente sole, caldo, giornate luminose, limpide. Week end impegnativo ma piacevole. 
Ieri per la prima volta ho preparato dei Cupcakes. Ho appena finito di leggere un libro dove si  racconta la storia di una donna, licenziata e lasciata dal saccente e belloccio fidanzato, che ad un certo punto della sua vita si deve reinventare. E con ricette particolari inviatele dal nonno per lettera, decide di aprire il Cupcake Cafè.  A parte la storia, che mi è piaciuta molto, ho apprezzato tantissimo le ricette "personalizzate" per preparare particolari, ottimi Cupcake. E così per la festa di Compleanno del mio "dichiarato" quindicenne adolescente ho pensato di preparare non la semplice torta, ma Cupcake cioccolato e menta. Risultato? Direi ottimo, sia per il gusto che per la forma che per la decorazione (quest'ultima fatta con la collaborazione di Beatrice.).
La mia ricetta è un mix tra quella trovata sul sito di  Giallo Zafferano e le ricette trovate nel libro.



Cupcakes cioccolato e menta. (ingredienti per circa 12 cupcakes)
  • 120 gr di farina
  • 120 di zucchero semolato
  • 120 gr burro a temperatura ambiente
  • 2 uova
  • 80 gr di cioccolato fondente
  • lievito in polvere 1 cucchiaino
  • 20 gr cacao amaro

Crema al formaggio per guarnizione:

  • 125 gr di Philadelphia 
  • 125 gr di Mascarpone
  • 20 gr di zucchero
  • una bustina di vanillina
Preparazione: 

Mescolate tutte le polveri (cacao, farina e lievito). Fate sciogliere a bagnomaria o nel microonde il cioccolato fondente. Nel frattempo sbattete con le fruste elettriche le uova con il burro (ammorbidito a temperatura ambiente). Aggiungetevi poi le uova sempre con il frullatore elettrico. Dovete ottenere una massa spumosa e ferma. Unite al composto il cioccolato e le polveri. Riempite una sac a poche con il composto e versatelo per 3/4 nei pirottini di carta dentro gli stampini da muffin. 


Invece della teglia apposita uso i piccoli contenitori di alluminio. Comodissimi.


Cuocete in forno a 180° per 15/20 minuti.
Dopo la cottura lasciate raffreddare e decorate con la crema al  formaggio. Io ho aggiunto dello sciroppo alla menta ottenendo  il colore verde. Per completare la decorazione ho grattugiata del cioccolato fondente e cosparso del cioccolato colorato.

Buoni, belli da vedere e facili da preparare. Prossimamente  mi cimenterò con quelli alla vaniglia e limone.
Che la dolcezza sia sempre con voi.





sabato 15 marzo 2014

Compleanni ...

Quindici anni fa, otto di mattina, mi sveglio spaventata per i dolori che ho. Non resisto, mi spavento e allora via verso la Clinica Mangiagalli. Piango, dopo quello che ho passato nelle due gravidanze precedenti ho tanta paura che anche tu, Edoardo, voglia andartene. Arriviamo alla Clinica, mi ricoverano e mi si rompono le acque. Sono sempre più spaventata, era tutto programmato per il 19 marzo. Taglio cesareo. Perchè quattro giorni prima? Mi rassicurano che il battito, il tuo, c'è ed è tutto regolare. Il mio di battito è spaventosamente accelerato. Mi portano in sala operatoria, non capisco più niente. Marco più sconvolto di me aspetta. Alle 11.00 arrivi. Calmo, tranquillo, ti devono "sculacciare" per farti piangere. Troppa fatica. Ti avvolgono in quei terribili teli verdi e un'ostetrica ti presenta. " Eccolo il suo bellissimo bambino, sano e pigro. Come lo chiamate?" Io ti guardo, anzi guardo se hai tutte le dieci dita delle manine e dei piedini. ( Abbiate pazienza avevo avuto un incubo, dove nascevi senza dita ...ajdjakaeka!!!). Ti accarezzo e mi innamoro  di te. E con le lacrime agli occhi dico all'ostetrica " Lo chiamiamo Edoardo".  Ed ora eccoti qui, lungo lungo, magro ma bellissimo. 
Ti chiamavamo Cuki. Dormivi tanto, mangiavi poco. Crescendo sei diventato un chiacchierone. Dormivi sempre tanto e mangiavi sempre poco. Poi è arrivato Buzzichi, il tuo amico immaginario. Poi è arrivata la scuola materna e hai cominciato a crescere, staccarti un pochino da me. E' arrivata la tua sorellina è hai cominciato a dimostrare il tuo disagio (o scarpe strette, cit. della nonna Regina ... insomma gelosia) facendomi dispetti . Poi le elementari, bravo a scuola ma sempre chiacchierone e difensore dei deboli. Mi hai e mi fai tanto arrabbiare, sei testardo, egoista come tutti i figli maschi lo  sono. Viziato e comodo. Pigro e molto nobile. Ma mi fai anche tanto ridere, hai un'ironia che mi ricorda il tuo nonno, il mio papà. Con te non ci si annoia mai. Sei intelligente e sensibile e generoso a modo tuo.
Ora sei al liceo. Oddio che effetto dire questa parola. Stai crescendo, sei in piena adolescenza e stai cambiando e come è naturale che sia ti stai staccando sempre di più da me e dal tuo papi. Sei dispettoso con tua sorella, ma la ami tantissimo. La difendi, la proteggi quando lo ritieni necessario. Lei mi dice, a volte, che è fortunata ad avere un fratello come te. Noi siamo fortunati ad avere un figlio come te. Ti vogliamo bene.
Tanti auguri di Buon Compleanno Cuki. 

Ecco la nostra colonna sonora. La canzone che ti ho sempre cantato da quando eri  nella mia pancia a quando di notte dormivi poco per le coliche o quando volevi ballare "In bascio mamma" :


mercoledì 12 marzo 2014

Knitting

L'ho urlato al mondo (virtuale) quasi intero, Facebook, Twitter, Pinterest. Ieri sera i "Dieci minuti" del 7 febbraio, dove chiedevo informazioni per un corso di maglia (knitting), si sono realizzati. Bella  serata. Presso Casa di Mela Scuola di Cucina ho partecipato a Dolcintrecci. Un gruppo di mamme, nonne, ragazze sedute intorno alla bellissima postazione, ( dove solitamente si impasta, si taglia, si pulisce, si guarnisce, si trita, si lavora ogni tipo di ingrediente), dicevo  queste meravigliose donne mi hanno aperto un mondo ... travolgente. Io povera tapina sono arrivata con la mia lana ed i miei ferri nuovi nuovi. Desiderosa di imparare, desiderosa di veder realizzato un maglione? una borsa? uno scialle? ... Ahahahah, scusate rido da sola, quello che ho fatto è stato un piccolo "pezzettino" di lavoro dritto con il metodo continentale. Eh??? Quasi tutte le mie compagne di "knitting" hanno lavorato con i ferri circolari. Mai visti prima. E con questi strani, lunghi aghi agganciati da un cordoncino di plastica, le mani di queste amiche hanno fatto e fanno delle magie. Scialli, gilet, cappelli, e fantastici piccoli abiti per nipotine e per i bimbi di Cuore di Maglia (vi ricordate? vi ho raccontato di questa associazione in altri "Dieci minuti").  Sono state gentilissime, carine, disponibili, pazienti e divertenti. Mi hanno dato consigli sui migliori  siti internet per comprare il materiale, quali riviste sono più adatte , come avviare nel modo corretto un lavoro, come chiuderlo e soprattutto la mia maestra mi ha detto che d'ora in po dovrò imparare a fare due, anzi tre cose nello stesso tempo ... lavorare, parlare ed ascoltare.  Ahahahah ... quante belle, sane risate. E poi ... i nomi dei  filati che nominavano, spettacolari, magici ... da Harry Potter. 
Ora tocca a me. Oggi mi informerò su quale materiale sia meglio acquistare e poi al lavoro davanti ai tutorial di Youtube. Chissà cosa succederà. Avendo conosciuto le donne di Cuore di Maglia e non solo, credo succederanno SOLOCOSEBELLE.
Alla prossima.

lunedì 10 marzo 2014

Mix di giornate e ricette.

Buongiorno care amiche e amici. Anche questo Carnevale è terminato. Weekend piacevole sia per il sole e le temperature miti , sia per le giornate trascorse. Abbiamo cominciato venerdì con un raduno particolare. Lo youtuber preferito di Edoardo, uno dei preferiti. Proseguito con del sano riposo. Sabato  un vestito di Carnevale da inventare per Beatrice. Popogusto, i miei formaggi, shopping e finalmente sabato sera a casa. Televisione, blogger e curiosità. Mi ricordo che fino a qualche anno fa, o quando ero più giovane rimanere a casa il sabato sera era proprio da ... sfigati. Adesso mi  piace uscire, cinema, ristorante, magari qualche selezionatissimo amico. Ma è anche molto piacevole stare in casa, leggere, preparare una torta, guardare un film, chiacchierare, scrivere e godersi la propria famiglia.

Ieri pranzo da ristorante per ospiti speciali. 

Antipasto: Bruschette con olio extravergine d'oliva toscano e pomodorini siciliani. 
Primo:       Orecchiette fresche con cime di rapa . Meravigliose
Secondo:  Polpette di pane e formaggio fresco delle Ramate . Ottime delicate.
Dolce:       Finalmente (parola di Edoardo e Beatrice) la Crostata di Cioccolato.

Tutto molto buono. Piatti semplici, anche poveri, ma di ottimo gusto e soprattutto con prodotti naturali, freschi e un pranzo completo senza carne. Wow, brava Paolina!!!

In questi giorni voglio anche rispolverare le mie pagine, che ho abbandonato da un pò, e arricchirle con la pagina VIAGGI. E mi sono domandata  perchè non l'ho ancora fatto. Viaggiare fa parte di me. Amo salire in macchina, in treno, in aereo e partire verso mete  che non conosco, anzi che conosco dai libri, e l'attesa di scoprire i gusti, la cucina, la cultura, i luoghi  di una nuova città, nazione, paese è una sensazione unica.  E i miei diari con i ricordi delle persone, luoghi, emozioni  e paesaggi. 
Un'assaggio di alcuni scorci  che mi sono rimasti nel cuore. La Scozia.







Bruce Chatwin

sabato 8 marzo 2014

Le donne.

Anche se non l'ho mai festeggiato, anche se non amo le mimose, anzi i venditori di mimose agli angoli delle strade li trovo tristi, volgari e "sfruttatori" di una giornata così particolare ed importante. Voglio augurare a tutte noi DONNE, una vita più dignitosa, libera e vera. Bisognerebbe festeggiare ogni giorno perchè nonostante i nostri difetti, i nostri limiti, le nostre paure, i nostri lati negativi siamo ESSERI UMANI che hanno diritto al rispetto. Un abbraccio virtuale a tutte le donne che stanno soffrendo, che devono sopportare la bieca violenza (e non solo fisica) dei loro compagni, mariti, fidanzati.
Vi regalo una frase e un pò di fiori.  Auguri amiche.


Le donne sono come i fiori: se cerchi di aprirli con la forza, i petali ti restano in mano e il fiore muore. Perché solamente con il calore si schiudono. E l'amore e la tenerezza insieme sono il sole per una donna. Avrei dovuto semplicemente amarla. Poi sarebbe stato tutto naturale. Perché una donna, quando si sente amata, si apre e dà tutto il suo mondo.
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/amore/frase-153154>

giovedì 6 marzo 2014

Primavera.

Buongiorno. Qui a Milano sole meraviglioso, caldo, luminoso. Sta arrivando si percepisce nell'aria, negli odori. La primavera la stagione del risveglio, della voglia di fare, di stare all'aria aperta, di organizzare gite.



L'outfit diventa leggero colorato. Vestitini impalpabili, dolci con tinte pastello. Ballerine di ogni tipo e foggia ... naturalmente senza calze. Il preludio dell'estate. 



Oggi  è giovedì grasso e sabato si festeggerà il carnevale. Io non amo e non ho mai amato molto questa festa. Sin da piccola mi travestivo perchè "dovevo"farlo. I miei figi hanno ereditato questa mia ritrosia. Soprattutto Edoardo. Certo da piccoli lo hanno festeggiato, e si travestivano. Abbiamo avuto Tartarughe Ninja, Zorro, Woody(il cow boy di Toy story), ninja, principesse della neve, Minnie, Rapunzel e fate ... . Ora basta. Edoardo non ne vuole neanche sentire parlare. Beatrice è ancora indecisa. Ma pende verso il facciamo qualcosa d'altro. Forse.
Ieri ho cucinato per la prima volta una crostata "dietetica". Data la diversamente giovanissima età della sottoscritta e del marito, dobbiamo iniziare a pensare al nostro colesterolo che imperversa nelle vene. Allora, come sempre, mi sono documentata su quali alimenti, cibi, ingredienti vanno bene per tenere a bada questa molecola.E ho scoperto che la crostata (la nostra torta da breakfast preferita)  una buonissima torta dove  il burro e le uova la fanno da padrone, si può anche fare senza questi ultimi due ingredienti. Immagino che molti leggendo queste parole siano scettici ma la salute è la salute.  Allora ecco la ricetta di una "crostata" anti colesterolo. Vi assicuro che non è per niente male. Per la mattina a colazione è perfetta. 
Ecco la ricetta, provatela è anche veloce da preparare:


INGREDIENTI

 500 g di farina 
 150 g di zucchero 
 120 ml di olio di semi 
 125 ml di acqua 
 8 g di lievito per dolci 
 buccia di limone grattugiata
 400 g di confettura a piacere 


In  una ciotola capiente setacciate farina e lievito.
Disponete a fontana e mettete al centro tutti gli altri ingredienti.



Iniziando a lavorare dal centro, incorporate piano piano la farina. Dovrete ottenere un bel panetto omogeneo.


Stendete la pasta su un piano infarinato.


Rivestite una tortiera del diametro di 28cm dopo averla ricoperta di carta da forno. Bucherellatene la base.


Aggiungete la confettura.


Con la pasta avanzata, fate delle striscioline


ed aggiungetele sulla crostata.


Cuocete in forno preriscaldato ventilato a 180° per circa 30 minuti.
Lasciate raffreddare prima di tagliare la vostra crostata senza burro e senza uova. 


Alla prossima. E buon sole.

martedì 4 marzo 2014

4 marzo 2014. Sta uscendo il sole.

Oggi il gioco finirà. Oggi i "Dieci minuti" diventeranno un ricordo da aggiungere  a tutte le cose belle che ho fatto nella mia vita. Un gioco, magari per molti  banale, ma che applicato seriamente ogni giorno qualcosa o qualcuno ti porta e  qualcosa ti cambia. Con me è successo. 
Ho fatto tante cose, giocare a nascondino con il gatto Tigro, rispettare civilmente i limiti di velocità, mangiare dolci siciliani, fare con Beatrice gli origami, cercare di capire il nuovo eSport con Edoardo, comprare un libro genere  thriller, iscrivermi a un corso di maglia e ... tanto altro. Un mese esatto. Mi mancheranno questi piccoli Dieci minuti. Ma nessuno mi vieta, ogni tanto di ricordarmi di loro e fare qualcosa che non ho mai fatto. E vi assicuro abituando il cervello a trovare i Dieci minuti giornalieri, mi sono venute in mente parecchie cose che non ho mai fatto e vorrei  fare. Una tra queste, suggerita da un'amica conosciuta grazie a un "dieci minuti", potrebbe essere organizzare un club del libro. Un'altro mio piccolo sogno che si realizzerebbe. Oggi per l'ultimo giorno avevo pensato di comprare del lino e della seta per cucire delle pochette da uomo  (o fazzoletti da taschino) per Marco. Mi sono informata, ho guardato tutorial, ho letto blog e siti su questo argomento. Ora so come si devono inserire nel taschino della giacca, so come abbinarli, so la loro misura.  Ma ... stamattina sono quasi costretta sul divano da una sospetta tendinite e da un'otite. Ma che meraviglia!!!
Allora ho pensato di festeggiare la fine del mio Gioco con voi, utilizzando i miei ultimi "Dieci minuti" preparando una festa. Partiamo dall'invito:


 Il luogo naturalmente  magico, e l' ora dove i sogni ...   diventano realtà. 


In questa fantastica location che potrebbe essere in qualsiasi luogo, parleremo, balleremo, rideremo, ci racconteremo e staremo insieme. E  alla fine una torta, romantica, attuale, shabby chic, dolce e tenera.


Grazie a chi ha seguito questo mio delirio, grazie chi ha partecipato magari con un commento. Grazie a Marco, Edoardo, Beatrice e al gatto Tigro che hanno sopportato ogni giorno la mia domanda " E oggi cosa faccio per i miei dieci minuti?" e per essere stati al gioco. E soprattutto grazie a Chiara Gamberale che ha scritto "Per dieci minuti". Non poteva farci regalo più bello. Alla prossima.



3 marzo 2014. Piove.

Oggi i miei "Dieci minuti" sono stati un piccolo "tradimento" !!!
Non pensate subito male. Marco ha comprato un abito nuovo e il negozio dove l'ha acquistato non aveva a disposizione sarte che potessero fare il lavoro in poco tempo. La mia sarta personale (la mamma) , purtroppo, questa settimana ha altre cose da fare ... Ergo  ho dovuto cercare una sarta. Che stranezza ed un pochino di tristezza andare a parlare di orli, di risvolti con una persona che non sia lei. 
I dieci minuti li ho passati in una stanza, una cucina, parlando della pignoleria di mio marito per quanto riguarda i vestiti. Ho saputo che in gli abiti di Armani hanno il risvolto di 2 cm. Non pensavo che arrivasse mai questa prima volta ... .
A domani.

lunedì 3 marzo 2014

Cugini toscani e la schiacciata.

Buon lunedì. Anche oggi, purtroppo, qui a Milano è nuvoloso. Ma non importa nell'aria c'è il sentore di primavera. Weekend molto impegnativo con cugini toscani. Ci siamo divertiti " a bestia", come dicono loro. Una full immersion a Milano, tra shopping, pizza e naturalmente Navigli. 
Oggi rientriamo nella normalità. Scuola, compiti, ripetizioni, cibo, pranzi, cene, spesa, lavori da finire e da progettare, organizzazione prossimi fine settimana. Ieri Navigli e sole ... una giornata fantastica.  Come adoro questo angolo di Milano, spero tanto che con la scusa dell'Expo il comune e la provincia mettano definitivamente mano ad angoli spettacolari (come la Darsena) lasciati andare all'incuria, inciviltà del tempo e delle persone. 
Ho comprato dei favolosi orecchini dalla mia amica Rita, un'artista del vetro. Un giorno vi parlerò di lei. Poi ho scovato un fotografo stranissimo (ne parlo anche nel mio post dei "Dieci Minuti"), svedese e trapiantato a Milano. Un fotografo con una sensibilità particolare, che fa scatti molto belli ad alcune zone di Milano. Ho acquistato una fotografia dei Navigli. Ieri sera  pensavo quale cornice mettere e  dove appenderla. Ma la notte ... che di solito porta consiglio ... a me ha portato una fotografia rotta e tutta mangiata dal dispettoso gatto Tigro. 
I miei ospiti toscani mi hanno portato un dolce pasquale che amo tantissimo. Un dolce che si trova solo in alcune zone della Toscana con nomi diversi. E' abbastanza  difficile la realizzazione per i tempi di lievitazione. Sto parlando della schiacciata di Pasqua.  Una sorta di panettone aromatizzato con l'anice. E assolutamente non schiacciato. Eccola in tutto il suo buonissimo splendore :




Si chiama schiacciata o stiacciata perchè per farla venivano schiacciate molte uova. In primavera le contadine avevano a disposizione tante uova e dopo aver fatto frittate, uova al tegamino e altre pietanze con le rimanenti  preparavano questo dolce da donare ai parenti, agli amici, al farmacista, al notaio, al medico ...
Per la prossima Santa Pasqua voglio provare a impastarla, schiacciarla, cuocerla e ... naturalmente mangiarla. Inzuppata nel latte o il tè per colazione, oppure in un buon bicchiere di Vin Santo è puro Paradiso.
Tuscan eat.



3  marzo 2014. Nuvoloso.

Riassunto dei "Dieci Minuti" di sabato 1 marzo e domenica 2 marzo. 
Sabato andata in libreria e comprato un libro. E voi penserete che novità è? La grande novità è che ho preso un thriller, mai comprati, mai letti, mai guardati in tutta la mia vita. 
Ma non perchè sono inferiori o meno belli degli altri, assolutamente. Il problema è mio. Le trame sono troppo complicate, intrecciate ed io faccio fatica a seguirle. Mi succede anche con i film. Però ho iniziato a leggerlo, e matita alla mano, prendo appunti, faccio numerini, indico ... assurdo lo so, ma ognuno ha i suoi limiti. !!!
Ieri Domenica i miei "Dieci minuti", li ho dedicati ad un strano personaggio, un'artista svedese, scappato a Milano (il motivo non l'ho molto capito). Incontrato ieri pomeriggio sui Navigli, all'interno della sua casa/studio, dove espone meravigliose fotografie di Milano. Dieci minuti surreali e strani, un uomo, secondo me, molto provato dalla vita. Probabilmente una vita irregolare, dura ... lo si vedeva dagli occhi. Ma un'artista eccezionale. Fotografie sensazionali. Ne ho comprato una dei Navigli. Al tramonto con il cielo nuvoloso. Tante luci appese sopra i Navigli. E voi vi chiederete perchè non la metto sul post. Il gatto Tigro stanotte ha pensato bene di dare il suo contributo, mangiandola e bucandola ... I miei DIECI MINUTI DI OGGI LI PASSERO' cercando di non "strozzarlo" ... 
A dopo.

sabato 1 marzo 2014

28 febbraio 2014. Pioggia.

I miei "Dieci minuti" di oggi (ieri) ancora con problemi di connessione ... ajirjgkaolgaigjaieoapphjalap ...

Ho fatto una cosa banale, superficiale ma che non avrei mai creduto di riuscire a farla veramente. Vi ripeto è molto "stupidina". Ieri pomeriggio Edoardo era impegnato con un'amico, Beatrice era da una sua amica. Fuori cielo grigio, acqua. Mi sono vestita e sono andata a nuotare. Bellissimo, piscina quasi vuota. 54 vasche. Sono uscita talmente in pace con me stessa, e in questo periodo non è poco, che ho deciso di andare a prendere delle cose all'Esselunga (supermercato) nelle condizioni, non tante di vestiti, ma di viso e capelli in cui ero. Potete immaginarvi i capelli semi asciutti, la faccia stravolta e a macchie (effetto del cloro), occhi un pochino rossi perchè sensibili ... Un mostrooooo . Ecco i miei dieci muniti sono stati di menefreghismo assoluto. Anzi mi sono divertita a vedere la gente come mi guardava, poi come spesso succede in questi casi ho anche incontrato la mamma di un ex compagno di scuola di Edoardo che mi ha fermato e mi ha detto "Ciao, ma stai bene?" ... Ahahahahah ... troppo bello. 
Vabbè una piccola e frivola rivincita sulla Paola tutta perfettina e contessina.
See you later.