lunedì 28 aprile 2014

Una vecchia finestra padana.

Girovagando per le campagne della bassa padana, intorno a Mantova, e curiosando nelle vecchie case coloniche abbandonate ho ancora una volta trovato un piccolo tesoro, anzi mi correggo Edoardo lo ha trovato per me. 


Queste case  con  un fascino particolare ed unico, anche se abbandonate e lasciate all'incuria del tempo, sono la testimonianza di una vita dura, a volte crudele, fatta di sacrifici e di rinunce. Il freddo dell'inverno che costringeva i contadini a dormire nelle stalle insieme agli animali, per avere un pò di calore. I piedi ghiacciati che non trovavano conforto  in comode scarpe ma si dovevano adattare a duri vecchi scarponi o addirittura a  zoccoli. Le afose estati  dove le zanzare la facevano da padrone. Le donne, generazioni di donne che dovevano convivere e portare avanti la casa ... donne non abituate alle comodità, alla tenerezza e a volte al rispetto. Sicuramente nelle aie di queste grandi cascine si festeggiavano matrimoni e feste. All'interno delle mura di queste solide case si cucinava, si pregava, si sperava, si piangeva ... . E i fiumi come il Grande Po e i suoi affluenti che comandavano le stagioni, il raccolto e la sorte di queste famiglie con le loro piene e le secche. 
Ed ecco il mio piccolo bottino. La vecchia struttura di una finestra. Quale finestra della casa sarà stata? La cucina? Una delle camere? E qui naturalmente la mia fantasia ha iniziato a correre velocissima. 



Ora lo trasformerò. In cosa ci devo ancora pensare. Potrebbe diventare uno specchio, un porta ritratti molto vintage oppure arricchire un angolo di casa. Qui alcune idee da Pinterest.

Sono contenta di averlo. Sono contenta che Edoardo, conoscendo la mia sfrenata passione per oggetti vintage, lo abbia scovato in un angolo. E' bello e  particolare camminare in questi luoghi abbandonati. Imponenti case, stalle, fienili ed immaginare con Edoardo, Beatrice e Marco chi  ci viveva, cosa facevano e come vivevano. E alla fine durante questi pellegrinaggi verso quello che eravamo c'è sempre qualcosa da portare a casa. Che sia un oggetto, un ricordo, una risata ... un viaggio. Sempre. 

mercoledì 23 aprile 2014

Una conversazione ... irreale.


In macchina ...

" Ciao Mamma, come stai? " (Un bacio
"Ciao tesoro, tutto bene. Come è andata la scuola?"
"Tutto bene, mamma, oggi  ho fatto questo o quello"

Arrivati  a casa ...

Giacche messe sull'appendiabiti. Scarpe nel ripostiglio. Zaino in camera loro. Dopo aver lavato le mani si siedono a tavola. Mangiamo chiacchierando. Finito di mangiare mi aiutano a sparecchiare e ...

Queste due situazioni con relative conversazioni sono ciò che succede ... nella mia testa. O meglio sono ciò che vorrei succedesse con i miei due figli.
La realtà ? Eccola

In macchina con Edoardo

"Ciao tesoro, tutto bene?" (Tento di dargli un bacio ... tentativo vano. Anzi con Edoardo non ci provo più.)
Risposta di Edoardo. "Si bene, ho preso questo voto o quello. Cosa hai fatto da mangiare? Segue la mia risposta e lui "Nooooo ... non possiamo Mcdonald o il Kebab.?" Al mio rifiuto un bel "ecchepalle" esce dalla sua bocca.
"Mamma oggi vado da .... Hai chiamato Federico per fisica, hai comprato i gelati? E Tigro?"

In macchina con Beatrice

"Ciao Tata" (anche qui tentativo di un bacio. Io la bacio e lei immobile come una statua di cera).
"Ciao, oggi vado all'oratorio, oppure oggi ho tanti compiti ecchepalle!!! Mamma hai comperato la stoffa per la recita? Mamma oggi viene la mia amica ... "
"Cosa hai fatto da mangiare? E Tigro?".

Arrivati tutti a casa.

Zaini buttati dove capita. Scarpe letteralmente lanciate in mezzo al salone. Giacche, felpe, magliette, calze, pantaloni buttati dove capita. Appena entrano in casa televisore acceso e saluto al gatto Tigro. Mangiano, anzi fagocitano il cibo (naturalmente quasi sempre criticato) . 

Io cerco di chiedere, domandare e sapere. Le loro risposte? No, si, forse, ma, non lo so ...

Finito di pranzare, non faccio in tempo a togliere i piatti che già sono spariti. 
Allora parte un acuto (il mio) che li richiama all'ordine per sistemare il disastro che hanno disseminato in giro. Loro dopo vari richiami arrivano con l'aria più innocente del mondo e mi dicono "Sto arrivandooooo, perchè urli sempre????? Si avvicinano mi danno un bacio e mi dicono, entrambi, "Mamma rilassati, dovevo fare una cosa e poi sistemavo tutto ..." 

Naturalmente ... penso io. 

E dopo la rabbia, il nervoso e le urla li guardo e ... sono felice di avere la possibilità di arrabbiarmi tutti i giorni con loro,  di ripetere le stesse cose, di "urlare" e di ricevere dei baci e degli abbracci ... certo non in pubblico e magari anche con un secondo fine, ma unici. Sono convinta che questi  momenti li ricorderò e rimarranno sempre con me.  E credo anche con loro.


p.s. sono felice di essere di nuovo qui con voi, amiche mie. Le parole stanno tornando ...



sabato 19 aprile 2014

Buona Pasqua con un mini racconto.

La cucina era arredata con mobili vintage. Era  di un  colore che ricordava il  burro. Una cucina abituata a grandi cose, grandi cibi e tanto amore. Grande, luminosa e piena di piante, oggetti, attrezzi e libri. E uno di quei libri era aperto sul grande tavolo di legno, custode di tanti segreti, parole, lacrime, sorrisi, risate e confidenze. Un libro disfatto dall'uso, dalle molteplici consultazioni. Alcune pagine era sparite, altre erano contornate da scritte, da consigli, da aggiunte. Aveva aiutato tre generazioni di donne. Natali, matrimoni, cresime, comunioni, battesimi, compleanni, cene, pranzi speciali, riunioni di famiglia, incontri d'affari. Ora dopo anni era di nuovo lì sul tavolo pronto a consigliare l'ultima donna di una serie di grandi donne. Elena aveva deciso di trascorrere la Santa Pasqua in quella casa. Aveva convinto sua sorella, sempre presa da mille impegni. Aveva chiesto a suo fratello di esserci. Il giorno prima era andata a prendere i suoi genitori. Non si vedevano da parecchio tempo. Aveva telefonato alle sue zie. Aveva chiesto un regalo a suo figlio e a suo marito.
Era stanca, preoccupata che quella grande riunione di famiglia rovinasse quel poco bene rimasto,  che con il tempo si era affievolito. Portando rancori, litigate, indifferenza e tristezza. 
Ora erano tutte e tutti con lei. Ed entrando da quella porta, verniciata diverse volte , nel momento stesso in cui ognuno di loro aveva oltrepassato quella soglia tutto era modificato, cambiato, sciolto. E chi fosse passato davanti a quella grande casa avrebbe udito  solo risate, chiacchiere, consigli e naturalmente avrebbe sentito quell'inconfondibile ed unico profumo. Anice, vaniglia, burro ...  E sicuramente avrebbe voluto bussare ed entrare e diventare parte viva di quella grande famiglia.
Elena sapeva che sarebbe successo. Elena era felice. Un sorriso stampato sul suo bel viso era il suo uovo di Pasqua. La sua sorpresa, il suo regalo più bello, temuto e voluto.



 Cari lettori vi auguro una serena Pasqua. Una giornata insieme alla vostra famiglia e alle persone che vi vogliono bene. Una giornata preludio di altre giornate serene. 
Con affetto, auguri.

mercoledì 9 aprile 2014

Blocco dello scrittore.

Blocco dello scrittore? Forse esagero. Stanchezza? Può essere. Un momento di vuoto assoluto? Troppe cose da fare , da pensare e da voler fare? Sicuramente. Care amiche e amici sono di fronte al pc e mi chiedo cosa posso scrivere. Cosa vi potrebbe interessare. Cosa vorreste leggere. E mi dispiace tanto perchè quando ho aperto questo blog, 130 post fa, ero entusiasta e fiduciosa nelle mie doti di scrittrice e di ... blogger. Ed ora sono qui ad arrovellarmi la testa per capire cosa scrivere. Certo la costanza, la perseveranza sono doti e pregi importanti per avere determinati risultati o per arrivare ad un obiettivo. Il mio obiettivo quando ho aperto questo blog era semplicemente quello di raccontare la mia vita, i miei sogni, la mia famiglia, la mia cucina, la mia casa, i miei viaggi, i miei amici e tanto altro. Ora mi sembra di essere arenata su di una spiaggia, lì ferma in attesa ... di cosa? Sinceramente non lo so. Molti di voi sono stati gentilissimi e  incoraggianti. Mi hanno riempito di complimenti. E per questo sono felice e grata. Alcuni mi hanno criticato e anche "insultato", ma va benissimo. Poi piano piano dopo l'entusiasmo e la curiosità iniziale ora tutto sta cadendo in un'oblio che non mi piace. Forse sarà solo un black out del mio cervello, forse devo trovare una formula nuova, forse devo cambiare completamente il layout, gli argomenti o  forse devo... ,  e scusate la ripetizione, non lo so. Non credo che chiuderò o abbandonerò Echemammasia, ci tengo molto a questo spazio virtuale, a questo diario di una mamma che cerca di fare del suo meglio e anche del suo peggio.  Forse lo trasformerò o semplicemente continuerò a raccontarvi della mia vita, bella o brutta, interessante o monotona, ricca o povera che sia. Scusate lo sfogo ma non mia andava di fare finta che tutto fosse come qualche post fa.  Grazie di cuore per chi mi ha sempre sostenuto, seguito, letto e anche incoraggiato. Terrò viva la pagina Facebook di Echemammasia con frasi, ricette e pensieri.  Siete state magnifiche e magnifici. Ma nel bene e nel male per venti anni sono stata una donna della pubblicità e percepire cosa poteva "attirare" le persone era il mio lavoro. E ultimamente ho chiaramente "avvertito" una sorta di sonnolenta attenzione che mi ha dato da pensare sui contenuti di  questo blog e su altre cose. 
Che dire ... forse arrivederci. 


lunedì 7 aprile 2014

Piccoli lavori

Eccomi amiche e amici. Wow che giornate di lavori, cibi buoni e tante cose belle messe in lavorazione e lavorate e pensate.
Iniziamo con ordine. Orecchini. Venerdì io e Beatrice ci siamo accorte che la nostra scorta di orecchini era un po scarna ... più o meno. Ma con l'arrivo della primavera, capelli raccolti, niente più sciarpe o cappelli . Vestiti con colori pastello, sgargianti (naturalmente lei), leggeri, vaporosi (sempre lei) ci volevano assolutamente dei pendenti nuovi. Siamo andate nel nostro negozio del  "fai da te"  ed  ecco il risultato. Naturalmente quelli azzurri e tutti luccicosi non sono i miei ... 


Continuiamo con le mie alzatine di vetro. Le adoro. Ma quando sono vuote non mi piacciono. Allora un'idea. Per quella senza la cloche una bellissima cake ... di cartone e polistirolo. E per quella con la cloche ... dei piccoli cupcakes fatti con dei pirottini di carta e rose di stoffa. 
Ecco il materiale ... naturalmente tutto riciclato. E gatto permettendo ... tra oggi e domani preparerò la mia fake cake ...



Poi arriviamo alla sistemazione del nostro box e ai miei libri "antichi" che ho finalmente portato  in casa, spolverati e sistemati.  Sono libri vari,  da grammatiche italiane del 1800 all'Eneide ad un'edizione del 1936 di Mary Poppins e una piccola edizione di Pinocchio del 1949 (quest'ultima appartenuta a mia mamma quando era piccola ... ) e poi un meraviglioso libro di ricette appartenuto a mia nonna Vera, la mia nonna Toscana. Che tesoro di grande valore, sono felice di averli finalmente sistemati e di averli qui vicino a me. 


E poi una piccola scoperta. In uno di questi libri ho trovato una fotografia di due donne. Dagli abiti si potrebbe pensare alla fine dell'800 o inizio '900. Chi erano? Chi stavano guardando? Dove sarà stata scattata la foto? Mamma e figlia? Meravigliosa fotografia. Appena trovata subito qualcosa nella mia testolina è scattato ... una storia? Vi dirò.


Ieri pomeriggio ho finito di leggere un libro dolcissimo, curioso, letto in  due giorni . Vintage dream.  Se amate gli abiti vintage, le storie del passato e soprattutto racconti di donne. Leggetelo. 

E a proposito di abiti vintage e usati sono anche andata a fare un giro al mio mercato dell'usato e ho scovato una camicia da notte, probabilmente qualche dote, nuova, ancora nel suo involucro. Credo una dote degli anni '60. L'ho portata a casa, lavata e disinfettata e ... a breve diventerà una gonna bianca. 
Ecco questo è quasi tutto. Poi ho sistemato l'angolo fuori dalla porta, dietro il suggerimento del mio braccio destro  ... ho preparato un pranzo direi squisito e sono stata con la mia famiglia ... con i miei "bambini". Per quanto ancora passeranno le domeniche con noi???
A presto.

mercoledì 2 aprile 2014

Una storia d'amore.

Sono ufficialmente iniziate le grandi pulizie di primavera. E voi? Le avete già cominciate?Ma oggi nel mio post non voglio parlarvi di stracci e detersivi ma di una notizia che ho letto ieri sul blog di Luca Bianchini per Vogue. Una notizia che ancora non ho capito se è stata un pesce d'Aprile (ma credo e spero di no) oppure una geniale trovata pubblicitaria della compagnia aerea American Airlines.
Andiamo con ordine. Il 15 marzo una ragazza americana,  Erika Domesek, durante un volo incontra un ragazzo di Torino che vive a Soho. Un nome particolare, Clauco, e un maglione blu. Lei rimane colpita tantissimo da lui. E probabilmente viceversa.  Ma arrivati a destinazione non si scambiano i numeri di cellulare. Erika, intraprendente e testarda come solo le donne sanno essere, tramite Twitter chiede alla compagnia aerea di rivelarle il nome completo. Naturalmente per questione di privacy non possono farlo. Lei ritwitta con una frase "rubata" al film " Notting Hill " - "Sono solo una ragazza che sta di fronte al mondo e chiede ad una compagnia aerea di aiutarla " -. La frase colpisce il "cuore" della compagnia che decide di girare le informazioni , che Erika ha di questo ragazzo,  ai 780.000 follower di Twitter. E così nasce l'Hastag #FindClauco.  E alla fine i due si ritrovano e le ultime notizie sono ... e vissero felici e contenti. 
Scherzo, colpo di marketing... E CHI SE NE FREGA!!! E' una bellissima storia d'amore, moderna e tecnologica e  fa  sperare che  tutto ancora non è perduto. Certo non ci sono più le lettere scritte, profumate ed imbustate. Ma social, cinguettii, Twitter, Facebook, le pinnate di Pinterest e gli Hastag ... ma  l'amore alla fine prevale su tutto.
Serendipity, una delle più belle parole inglesi , magica, una filosofia o affidarsi al destino : il significato? Molto ma molto semplicemente scoprire una cosa imprevista, e come in questo caso meravigliosa, mentre se ne sta cercando un'altra.  

Il fim " Serendipity" , bello, magico, tenero, romantico ...



Buona giornata .