lunedì 27 aprile 2015

Torta soffice e profumata al limone.



Il giallo non è uno dei colori che preferisco. Non amo il giallo nell'abbigliamento, nell'arredamento e anche nei fiori a parte le  ginestra e i girasoli. Ma questo credo sia legato al fatto che questi due fiori mi ricordano e mi riportano subito alle dolci colline toscane, che in primavera con la ginestra ed in estate con i girasoli, si colorano di giallo rendendo il paesaggio degno di un dolce e meraviglioso acquerello. C'è però un'eccezione. Il limone, un agrume che mi rapisce sia per il colore che mi ricorda calde giornate estive, sia per l'aroma forte, intenso, dolce, amaro e unico.Il limone con il suo succo e la sua scorza che si adattano a mille usi . Per cucinare,  pulire, disinfettare, lenire,  abbellire,  purificare e aromatizzare. 
I miei ragazzi si lamentano di quel tocco di limone che spesso ritrovano in tanti miei piatti. I limoni amo fotografarli, dipingerli e acquistarli, anche solo  per  dare un tocco di caldo al mio porta frutta. 
Oggi in questo uggioso lunedì di quasi fine Aprile, mentre l'acqua batte prepotente sul mio tetto, mentre sento dei piccoli, improbabili concerti  al piano di sopra, interrotti da grida e risate ho deciso di prepararmi una torta al limone. Sicuramente stasera a cena , quando i pargoli cercheranno il dolce, avranno di che lamentarsi,  perchè non troveranno in nessuna alzatina la loro torta preferita: la crostata alla nutella. Si dovranno accontentare di un pezzo di cioccolato o un biscotto. Così come Marco perennemente a dieta, ma sempre pronto ad "assaggiare" una fetta di torta, rimarrà forse deluso. Per oggi sopravviveranno. Io, invece,  domani mattina mi alzerò sicuramente più volentieri, perchè  sul mio fratino, troverò il tè verde, una fetta di pane con il miele e una bella porzione di torta al limone. 

Torta soffice al limone

Ingredienti

300 gr di farina 00
220 gr di zucchero
4 uova
5 cucchiai di olio evo
3 cucchiai di latte
1 limone biologico (scorza e succo)
1/2 bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale
burro per lo stampo qb
farina per lo stampo qb

Come prepararla

Riunite in una ciotola le uova e lo zucchero e montateli con delle fruste elettriche, fino ad ottenere un composto soffice e chiaro. Setacciate la farina  ed il lievito. Incorporateli al composto delicatamente mescolando dal basso verso l'altro. Aggiungete un pizzico di sale, il latte per ammorbidire la pastella e subito dopo l'olio evo. Quando si saranno ben amalgamati, grattugiate la scorza del limone e spremete il succo. Amalgamate tutti gli ingredienti e versateli in una tortiera precedentemente imburrata ed infarinata. Cuocete a 180° per circa 40 minuti.
Lasciatela raffreddare e perdetevi nel delicato, unico aroma di questa semplice torta.




domenica 19 aprile 2015

Bignè della nonna per un pranzo dalla nonna.

Il pranzo è da nonna Regina, la mia mamma, i bignè fatti seguendo la ricetta di una delle mie food blogger preferite Juls' Kitchen. Una dolcissima e toscana ragazza, Giulia, con l'amore per le ricette della tradizione, per la sua meravigliosa terra e per la sua nonna. Come non approfittare di una ricetta così ricca di nostalgia, di amore e di bontà?
La sua nonna si chiama Marcella, la mia nonna si chiamava Vera. Entrambe toscane, quasi vicine di casa e soprattutto depositarie di fantastiche ricette. E come non condividere con voi questo prezioso tesoro di memorie toscane ?
Eccovi direttamente dal blog di Giulia la semplice ricetta per dei bignè alla crema,  Una ricetta di famiglia, i bignè di nonna.che ad ogni morso, sono sicura,  mi faranno tornare indietro di qualche anno, forse decennio, quando nella mia piccola casa toscana mi lasciavo coccolare da nonna. Buon appetito e buona domenica.


Ah mi dimenticavo, vorreste un ammorbidente, naturale, molto low cost, bio, buono, profumato e da preparare in cinque minuti a casa vostra?

1 l di aceto bianco
5 gocce di olio di essenza che preferite o che avete in casa (lavanda, limone, timo, menta)

Mettete le gocce direttamente nella bottiglia dell'aceto, et voilà il gioco è fatto. Sentirete che profumo e senza inquinare il mondo e la vostra  pelle.




mercoledì 15 aprile 2015

Un pomeriggio con Sveva Casati Modignani


Sveva Casati Modignani
Ieri pomeriggio insieme ad altre poche lettrici, ho avuto il grande piacere e onore di passare un'ora in compagnia di una delle lettrici più amate, lette e conosciute nel mondo : Sveva Casati Modignani.
In attesa del suo ultimo romanzo, La vigna di Angelica, la Sperling & Kupfer ha organizzato un meraviglioso contest che ha permesso a sette lettrici di poter incontrare Sveva per raccontarsi e per conoscere in ASSOLUTA ESCLUSIVA qualche anticipazione sulla nuova fatica della mia più cara scrittrice.
Come ho scritto molte volte, ho diversi autori e autrici che ammiro, stimo e seguo. Ma con lei è nato un rapporto particolare, grazie alle iniziative messe a disposizione della casa editrice e soprattutto grazie alla professionalità, gentilezza e cortesia delle sue collaboratrici, ho avuto la possibilità di conoscere Sveva un pochino più a fondo e di apprezzarla anche come donna, figlia, mamma e nonna. Ho letto tutti i suoi libri, anzi li ho riletti varie volte. E ogni volta che leggo o rileggo  un libro di Sveva è come tornare a casa, è come sedersi su un comodo e consumato divano, magari con un bicchiere di vino in mano e ascoltare il racconto di un'amica.
La location  , il Caffè Letterario all'interno di Palazzo Reale a Milano. Una luogo storico e molto bello. Una saletta a noi riservata, pasticcini, acqua, caffè, tè e ... purtroppo verso la fine un'orda di ragazzini che sotto di noi si sono sinceramente sfogati , urlando e parlando con decibel che solo loro riescono a trovare. Ma a parte questa piccola "magagna", abbiamo parlato con lei, abbiamo fatto fotografie e fatto domande. E lei con la sua semplice , signorilità milanese ci ha risposto, ci ha fatto ridere e naturalmente ci ha incuriosito con i nuovi personaggi, la trama, la storia e gli amori che solo lei riesce a raccontare in quel modo particolare e unico.
Grazie a tutte, tutti e anche grazie ai miei ragazzi che facendo i bravi, non litigando, e aiutandosi nei compiti mi hanno permesso di passare un pomeriggio davvero piacevole.
Al 28 aprile, quando uscirà La vigna di Angelica.




martedì 14 aprile 2015

E l'orto prende forma.



Avete mai visto nevicare al 14 di Aprile? Io no, una volta vidi la neve il 15 di agosto a Livigno, ma ad Aprile mai. Sono le 07.33 e sono già fuori tutti di casa. E la cosa eccezionale è che i dure "pargoli" sono andati a scuola a piedi. Il potere dell'amicizia e dell'amore? Zaini pesanti e pianola non li hanno fermati. Direi di sorvolare sull'argomento e pensare ad altro. Ad esempio al mio piccolo orto che piantina alla volta sta prendendo forma. Per prime le erbe aromatiche, basilico, timo, rosmarino, salvia e la menta poi ieri l'ultimo acquisto il prezzemolo e naturalmente non manca la lavanda e un tocco di nostalgia con un vaso di delicate violette.  A breve completerò il mio orto in città con  insalate (sperando che il gatto Tigro non prenda il vaso dell'insalata come un vaso da notte ... !!!), con i pomodorini  e quest'anno voglio provare anche altri tipi di verdure, magari il radicchio o la carota. Un balcone fiorito è bellissimo ma un orto sul terrazzo è qualcosa di ancora più particolare e unico. I profumi, l'utilizzo immediato mentre si cucina, i sapori diversi, la vista che si nutre di piante che oltre ad essere anche belle ti aiutano a rendere i tuoi piatti diversi e poi la grande soddisfazione di poter mangiare quello coltivato. E aggiungiamo anche il benessere fisico che deriva dal toccare la terra, invasare le piantine e stare al sole caldo e confortante, dopo un inverno, anche se non tanto rigido, fatto di smog, nebbia, pioggia e grigiore, soprattutto qui a Milano.
Certo ora sta diventando o è già diventata una moda, anche Expo ha premiato due ragazze per l'idea di trasformare i tetti di Milano in orti condominiali, ma credo che la moda si sia sviluppata dall'esigenza di ritornare ai sapori tradizionali, alla voglia di mangiare sano, di non doversi preoccupare se quello che si sta gustando ci riempirà anche di sostanze nocive e tossiche. Certo la coltura sui terrazzi, almeno quelli non grandi , è limitata. Non importa, sono convinta che è meglio anche una piccola parte di cibo sano che niente. E' un inizio, e gli inizi portano sempre a cose belle. 



Per concludere un delicata e veloce ricetta con le erbe aromatiche.

Spaghetti integrali con erbe aromatiche.

Ingredienti

spaghetti integrali
erbe aromatiche a piacere (basilico, timo, rosmarino, salvia)
olio evo
pecorino romano
peperoncino piccate
sale


Mettete sul fuoco l'acqua per cuocere gli spaghetti. Nel frattempo raccogliete le erbe e tritatele con un coltello o con la mezzaluna . Mettete l'olio evo in una padella antiaderente, fatelo leggermente scaldare e aggiungete le erbe tritate, il peperoncino e il sale. Dopo qualche minuto spegnete il fuoco. A cottura ultimata degli spaghetti, scolateli e buttateli nella padella delle erbe, a cui avete riacceso il fuoco. Fate saltare qualche minuto, servite e condite con pecorino grattugiato.
Buon appetito !!!



martedì 7 aprile 2015

La mia Toscana, appunti di vacanze.

..colline di Toscana, coi loro celebri poderi, le ville, i paesi che sono quasi città, nella più commovente campagna che esista. Fernand Braudel.

Commovente credo sia l'aggettivo giusto per descrivere il paesaggio che si presenta ai nostri occhi andando in Toscana. Come sapete io ho un cuore per metà  milanese e metà  toscano. In queste vacanze di Pasqua , dopo diversi mesi, siamo andati a Casole d'Elsa, a casa di nonna Vera. Ogni volta che ci ritorno, e sono quasi 50 anni, sembra sempre la prima volta. Ogni volta il verde smeraldo dell'erba, l'accenno del giallo delle ginestre, il cielo azzurro acquerello, le strade che si snodano intorno alle dolci colline. Il silenzio, la calma, la grandezza e la poesia sono lo sfondo di meravigliose vacanze. Siamo stati a Pisa, che non avevamo mai visto, bella città, una piccola e più contenuta Firenze, naturalmente visita alla Torre (con sinceramente un piccolo shock per il prezzo del biglietto, ma siamo in Italia ... ).



Poi non è mancata la visita a San Gimignano, nonostante la pioggia battente e il vento che non permetteva all'ombrello di compiere il suo dovere, abbiamo fatto un giro per le lastricate stradine di questo piccolo paese medievale, carico di storia e di leggende.


 E causa la pioggia persistente abbiamo anche fatto una capatina alle Terme San Giovanni di Rapolano Terme. Acqua calda, sulfurea e salina. A lume di candela, chiacchiere, risate e progetti immersi nell'acqua calda sotto un cielo nuvoloso, scuro e affascinante. E che dire poi del cibo toscano. Del suo prosciutto, del pane insipido che diventa un perfetto sposo dei salumi piccanti e piuttosto salati. I formaggi, il miele. La carne di chianina cotta semplicemente con un filo d'olio. E i dolci pasquali come la schiacciata con il suo particolare sapore di anice, che io adoro. I cantucci caserecci da "pucciare" nel vinsanto o in un buon tè verde. Tutto ha sapore, colore, forza e carattere. Anche il mio lungo adolescente, dopo vari incomprensibili borbottii, venuto quasi controvoglia alla fine si è arreso e si è molto divertito. La piccoletta è già in crisi per il rientro a scuola e per i compiti che oggi l'aspettano. In attesa di un'altra vacanza nella mia Toscana, sogno a occhi aperti di dolci colline e casolari fantastici, e attingendo alla pace che ho respirato in questi giorni mi armerò di tanta pazienza per affrontare scuola, compiti, freddo, smog, visite, ansie e tanto altro.