venerdì 29 maggio 2015

Mondeghili, speciali e col sapore di nostalgia.

Circa 300 grammi di carne trita, 50 grammi di mortadella, un uovo, 2 cucchiai di parmigiano reggiano o grana padano, pane grattugiato, un pezzettino di luganega (salsiccia milanese), sale qb, pepe qb e olio di semi..
Impastate il tutto, e quando otterrete un impasto morbido e liscio formate delle piccole palline con una forma leggermente allungata. Passatele nel pane grattugiato e friggetele nell'olio di semi.

Una semplice ricetta milanese, forse con qualche piccola variante, contro la nostalgia.Oggi avevo bisogno di trasportare la mia nostalgia in qualcosa di concreto. Questo secondo era il preferito di nonna Adele. Quando il sabato e la domenica andavo a casa sua, il risotto giallo e le polpette erano i miei pranzi o le mie cene. E impastando la carne trita, grattugiando il formaggio mi rivedo, bambina seduta a quel tavolo che guardo nonna mentre prepara i mondeghili  e ascolto rapita le sue storie di quando era ragazza e soprattutto degli anni della guerra. Storie che  mi pento di non averle subito scritte. Oggi sarebbero una meravigliosa e dolce lettura.

La nostalgia non avvisa, arriva, così all'improvviso. Mi avvolge e mi  trascina in altre storie, in altre epoche, in altri luoghi. Stati d'animo che lottano dentro di me. immagini , parole, e momenti passati che improvvisamente mi fanno scendere anche qualche lacrima. E come un domino di sensazioni ed emozioni, poi arrivano le domande, le scelte fatte e ... tanto altro.  E poi l'antidoto, le polpette. 

Eccole pronte da cuocere e gustare insieme alla mia famiglia, ai miei ragazzi che ogni giorno si plasmano lasciando intravedere quello che un giorno diventeranno. E i pensieri che impazziti affollano la mia testa e il mio cuore piano piano svaniscono. Fino alla prossima volta. 


Buon appetito !!!



mercoledì 20 maggio 2015

Ricetta per semplici muffin.

Intiepidite 2 tazzine d'olio d'oliva extra vergine . Aromatizzatelo con un accenno di scorza di limone non trattato. Mentre raffredda, montate 2 tuorli con 2 tazzine di zucchero. Quando sono belle spumose e bianche, aggiungete 2 tazzine di latte, 6 tazzine di farina 00 setacciata, due cucchiaini di lievito per dolci e l'olio raffreddato. Amalgamate il tutto. Poi a piacere potete aggiungere, scaglie di cioccolato o mirtilli o spezie. Io in questa ricetta ho scelto il cioccolato, il preferito dai miei due adolescenti.
Mettete l'impasto, aiutandovi con un cucchiaio, dentro pirottini per muffin. Io uso i quelli di alluminio (così posso riutilizzarli) con all'interno stampini in carta.
Infornate nel forno già caldo,  200 ° per 20 minuti.
Il risultato? Buoni, salutari, leggeri, veloci e facili da preparare. Ottimi per merende, colazioni o pause studio. Le quantità indicate nella ricetta sono per circa 18 muffin.
Buon lavoro e buon appetito !!!

p.s. cari Edoardo e Beatrice, contenti???



sabato 16 maggio 2015

Compleanni, uno show cooking familiare e tante risate.

Inizio dicendovi che tredici anni fa, ho preso in braccio per la prima volta la mia dolce , permalosa, bella, suscettibile adolescente. Un lunedì mattina  alle 8.00 è arrivata a stravolgere le nostre vite.  

Ora la guardo e mi rendo conto che in un soffio è cresciuta, è diventata l'accenno di quello che sarà da grande. Con il suo carattere, le sue difficoltà, la sua determinazione a voler sempre fare bene, la sua passione per la musica, il canto e i vestiti. Il suo amore incondizionato per il fratello, la sua sensibilità, la sua testardaggine, il suo lato ancora infantile che , purtroppo parola di mamma, sta piano piano scomparendo. Il suo bisogno di avere sempre attorno a se la sua famiglia. Ancora coccole, baci e abbracci, ma mi accorgo che ogni giorno che passa  c'è un piccolissimo passo verso la sua indipendenza. E non vi nascondo che qualche volta vorrei poter tornare indietro, per sentire ancora quell'odore di borotalco e  di tenerezza , vorrei ancora poterla riempire di baci e piccoli morsi e vederla addormentarsi tra le mie braccia. Auguri piccola donna.

Al bando le nostalgie di una mamma, voglio raccontarvi dello show cooking familiare che oggi è avvenuto a casa mia. Il mese di Maggio per la mia famiglia è sinonimo di feste. Compiono gli anni oltre a Bea, la mia bimba, anche nonna Regina, mia mamma e nonna Carla, mia suocera. E domani, per festeggiare, le tre Signore abbiamo deciso di organizzare un pranzo di famiglia. Location un ristorante nella più suggestiva zona di Milano, i Navigli.
Menù prettamente milanese, con torte assolutamente fatte in casa. Appunto oggi pomeriggio. Io mia nipote Elodie e un piccolo aiuto da Beatrice.
Crostata con la Nutella e crumble di frutta dalla ricetta di Alessandro Borghese. Un bel pomeriggio fatto  di sole, luce, risate, farina che volava leggera e impalpabile, chiacchiere, consigli, racconti e ingredienti che si mescolavano, si amalgamavano e si assemblavano, dando vita a due semplici, gustose, festose ricette.


E in aggiunta a queste due torte, abbiamo preparato anche la torta di compleanno per la festa che Beatrice , ha fatto questa sera con alcuni suoi amici e amiche. 
Pan di spagna, nutella, crema di cioccolato, fragole e deliziose decorazioni rosa e bianche. Una dolce delizia.


Bene,credo sia arrivato il momento di ritirarmi, senza prima aver detto alle tre adolescenti che corrono, urlano e ridono sopra la mia testa, che, forse, è arrivato il momento di fare tanta nanna. Speranza vana?









sabato 9 maggio 2015

Spaghetti con bocconcini di spada impanato, capperi e limone.




Un primo piatto siciliano per i suoi ingredienti, il gusto e il sapore. Il rosso dei peperoncini, il giallo del limone, il verde dei capperi e il bronzo del pan grattato abbrustolito ed avvolto intorno ad un pesce spada fresco. E per finire la tavolozza di questo piatto, il verde brillante del mio prezzemolo.

La primavera e l'estate stagioni che ci regalano ricette fresche, veloci, appetitose e gustose. Con pochi ingredienti colorati e profumati si preparano primi piatti veramente eccezionali. 

Oggi per  pranzo ho preparato una ricetta di un Sale e Pepe di qualche anno fa. Nella mia scatola di latta oltre a candele, nastrini colorati, vecchi disegni dei miei ragazzi, fotografie sfuggite agli album di famiglia, biglietti di treni o metropolitane, charms dimenticati, si possono trovare fogli strappati, pagine di quaderno o di vecchi blocchi con ricette che mi hanno ispirato. Un piccolo e strano pozzo di San Patrizio, dove ogni tanto vado a ricercare un'idea, per soddisfare i palati dei difficili critici di casa. E come mi piace fare, tengo la base delle ricette e aggiungo qualche mia personale piccola modifica.

Spaghetti con bocconcini di spada, capperi e limone.

Ingredienti:

320 di spaghetti Rummo
200 gr pesce spada in trancio di  1 cm di spessore
100 gr di pangrattato
60 grammi di capperi sotto sale
la scorza di 1/2 limone non trattato
prezzemolo
olio evo
peperoncino 
sale

Dopo aver dissalato i capperi, tritateli insieme al prezzemolo e aggiungeteli  al pangrattato, , irrorate il tutto con un cucchiaio d'olio evo e grattugiateci  la scorza del limone.Private il pesce spada della pelle , tagliatelo a dadini e impanatelo nel mix preparato.
Rosolate il pesce ,  con un filo d'olio,  in una padella antiaderente per  2-3 minuti. Raccogliete i cubetti di pesce e teneteli da parte.
Cuocete la pasta al dente in acqua salata, scolatela e rovesciatela nella padella dove avrete scaldato ancora poco olio con qualche filetto della scorza di limone rimasta, peperoncino a piacere e i capperi rimanenti. Mescolate bene, unite il pesce spada e una manciata di prezzemolo tritato. Servite e buon appetito!!!




lunedì 4 maggio 2015

Io e un grande Oldani, Chef e Artista Pop.

Il mio cognome come avrete letto è Oldani. Un cognome molto lombardo e molto comune nella parte ovest della Lombardia. Magenta, Sedriano, Cornaredo, Corbetta. Paesi che sicuramente a molti di voi non dicono nulla. Paesi che circondano Milano e che sono stati il contorno della vita familiare di mio padre, di nonna Adele (la Signora del risotto giallo), di nonno Alfredo, dei miei zii e dei vari discendenti. Zone prima contadine e poi  sviluppate grazie, anche, alla ex Filanda Cantoni, dove lavorava nonna. Quante storie mi raccontava mio padre della sua infanzia in quelle terre. Spesso lo sentivo parlare di suoi cugini che vivevano a Cornaredo, persone che non credo di aver mai conosciuto. Solo volti  nella memoria delle storie di mio padre. Poi un giorno di qualche anno fa faccio "virtualmente" la conoscenza dello Chef Oldani, Davide Maria Oldani, e della sua cucina Pop. Incuriosita perchè omonimo comincio a seguire la sua storia, vado anche alla presentazione di un suo libro. Condivido le sue pillole di filosofia Pop. 
Quando trovo un articolo che parla di lui lo leggo sempre con interesse, mi piace come racconta i suoi piatti, mi piace la sua passione per la tradizione e ammiro la sua idea di rimanere nella sua Cornaredo. Ed è proprio il nome di questo paese che diventa l'inizio di un piccolo mistero o forse curiosità  familiare. Un giorno, mamma, mi dice che una delle sue amiche, andata a mangiare al D'O il ristorante di Davide Oldani, ha il piacere di conoscerlo e quando lo vede di persona la prima cosa che le viene in mente è la somiglianza con mio padre. Caterina, l'amica di mamma, tornata a casa le telefona e le racconta della sensazione che ha avuto. "Sai Regina, mi sembrava di parlare con il Nino." Allora mentre mamma mi racconta dell'incontro,  mi vengono in mente due episodi di poco tempo fa. 
Una mattina in biblioteca, la nuova bibliotecaria quando vede il cognome sulla mia tessera mi chiede se per caso sono parente del grande Chef Oldani. "Non credo, le rispondo, purtroppo." e lei mi dice "Strano perchè vi somigliate." Io al momento non faccio caso a quelle parole. Ma quel pomeriggio a casa di mamma mi tornano in mente e le racconto anche a lei. Allora ci, anzi lei si sforza di ricordare il nome, i volti dei parenti di papà. E anche lei con davanti una fotografia dello Chef mi dice -. "Si in effetti ricorda papà." 
Dopo pochi giorni da questa conversazione mio marito mi manda un messaggio, dove mi scrive di leggere un articolo del Corriere della sera. Nell'articolo alcuni Chef, tra cui Davide Oldani, danno consigli su come fare la spesa, senza spendere troppo e soprattutto senza sprecare. E io, senza saperlo, organizzo la mia spesa come fa Oldani, lo Chef!!!
Coincidenze? Se è vero che due coincidenze fanno un indizio e tre coincidenze fanno una prova, allora sono veramente una lontana parente del simpatico, unico e grande Chef Davide Oldani?
Proverbi a parte, è una certezza che non  avrò mai. Ma sognare e sperare di avere nel ramo familiare un così particolare, creativo,  ed unico artista  non credo, possa nuocere a qualcuno. Anzi mi renderebbe orgogliosa, delle mie radici, del mio cognome e delle "genti" come diceva nonna Adele, che sono nate e cresciute in mezzo alla fredda nebbia padana. E tenendomi stretta il mio bel cognome , continuo a cucinare  piatti della tradizione toscana da parte di mamma e piatti della tradizione milanese da parte di papà Nino. 
Ma il dubbio mi rimane ...

“Siamo cuochi, mettiamocelo in testa. Il nostro compito è nutrire, nel modo migliore che possiamo e facendo sì che chi è seduto alla nostra tavola si senta benvenuto e accudito e torni a casa felice per come ha mangiato. E che, prima ancora di essere andato via, abbia voglia di tornare a trovarci. Insomma, che ancora prima di chiudersi alle spalle la nostra porta senta già un po’ di nostalgia.”

Davide Maria Oldani